Rientro alla normalità?
Il lockdown ha messo tutti a dura prova, ma una prova altrettanto cruciale ci attende alla ripresa: riusciremo a tornare "normali"?
In questi giorni, molti colleghi mi hanno scritto preoccupati 😱 perché in vista della riapertura ormai imminente hanno convocato il loro personale di segreteria e assistenza, per riprogrammare gli appuntamenti e fare il punto sulle nuove procedure di sanificazione, di sicurezza e prevenzione del rischio contagio da Covid19.
I motivi della preoccupazione?
1) Il personale (in parte o del tutto) si è "ammutinato" e per paura si rifiuta di tornare al lavoro, ritenendo troppo alto e ingiustificato il rischio.
2) Il personale è tornato a lavoro, ma in uno stato psicologico così fragile da rendere difficile o francamente pericolosa un'attività lavorativa, per distrazione, spaesamento, disorientamento (un collega mi ha descritto una sua dipendente come se avesse "la testa nelle nuvole"), spossatezza anche dopo semplici compiti e poche ore di lavoro.
🙄 Era quello di cui parlavo oltre un mese fa, nelle tre dirette in cui ho condiviso le strategie per evitare di arrivare alla ripresa con un team demotivato e "spompato".
Vi potete trovare in una di queste tre situazioni:
1) Le avete guardate e avete applicato i consigli, il vostro team è tornato carico e motivato, pronto a riprendere l'attività lavorativa: complimenti, avete vinto alla lotteria, inizierete con un vantaggio competitivo inestimabile, ma non abbassate la guardia, il rischio non è del tutto evitato, alla ripresa del lavoro a regime, possono emergere momenti di tensione e di sconforto che devono essere prontamente individuati e risolti, prima che possano trascinare a fondo l'intero team: in questi momenti infatti la demotivazione è MOLTO più contagiosa del virus.
2) Le avete guardate, ma non avete applicato i consigli, il vostro team è in una delle due condizioni sopra descritte o — peggio ancora — non avete ancora verificato lo stato di motivazione psicologica del vostro team.
3) Non le avete guardate, quindi non avete idea di cosa sto dicendo.
👉🏻 Colleghi al punto 2 e punto 3: cosa aspettate a guardarle? Finite di leggere l'articolo e poi cliccate subito sui link al fondo! Sono tre ore in tutto e in questo momento sono certamente più utili che tre puntate di una serie TV 😉
Non tutto è perduto: in questo articolo condividerò con voi alcune strategie che vi saranno utili per riprendere il controllo della situazione.
La consapevolezza di un problema è il primo passo per poterlo affrontare e risolvere.
Vediamo il bicchiere mezzo pieno: in qualsiasi situazione vi siete riscontrati, avete capito l'importanza della motivazione e del coinvolgimento del team, soprattutto nei momenti di crisi.
Oltre i consigli che potrete (ri)vedere nella registrazione delle mie dirette, posso aggiungerne alcuni specifici al momento attuale, sotto forma di domande a cui rispondere per individuare la causa di problemi di demotivazione o "esaurimento" del team, che si possono presentare anche dopo la ripresa dell'attività lavorativa:
- avete comunicato con chiarezza le precauzioni aggiuntive, i protocolli di protezione individuale (DPI, nuovi comportamenti...), eventuali tecnologie adottate e investimenti sostenuti per la sicurezza degli operatori e degli utenti?
A voi potrà sembrare scontato, ma "sentirsi al sicuro" è la prima e più potente motivazione in ogni comportamento umano e se, per mancanza di comunicazione efficace o anche solamente per ignoranza, qualcuno si sente "minacciato" da un pericolo o da un rischio, tenderà a fuggire (se non lo può fare fisicamente, lo farà psicologicamente, cosa ancora più pericolosa e insidiosa, perché causa errori, talvolta irreparabili) - avete mantenuto un contatto PERSONALE con i vostri collaboratori e dipendenti?
Non parlo di riunioni operative e di formazione a distanza, entrambe attività importantissime per mantere un contatto LAVORATIVO; queste le do per scontate e se non le avete messe in atto in questo periodo, mi spiace informarvi che avete sprecato una occasione davvero irripetibile 😰 a maggior ragione, dovete correre al riparo! Scaricate ZOOM o SKYPE e fissate degli incontri virtuali con chi lavora per voi (se il loro numero è troppo grande, individuate un numero ristretto di persone di vostra totale fiducia, nominatele "tutor" e assegnate a ciascuno di loro un gruppo di altri dipendenti da contattare): anzitutto ascoltate e lasciate sfogare dubbi, paure, incertezze e in base ai risultati di questi colloqui, individuate quali sono le cause su cui intevenire, mostrando la vostra leadership, ma soprattutto il vostro sincero interessamento alle persone prima che ai lavoratori
- avete comunicato chiaramente quali sono le strategie e gli obiettivi della vostra attività alla ripresa? In particolare, avete chiarito quale sarà la politica di mantenimento o riduzione dei posti di lavoro?
Ovviamente la scelta di NON effettuare riduzioni di personale è l'opzione migliore per mantere motivato il team, ma non solo: a fronte di un sicuro sacrificio economico (anche a costo di indebitarsi), potete mantenere le professionalità acquisite dai vostri collaboratori ed evitare di "impoverire" la ricchezza delle risorse umane che avete selezionato e che sono la chiave del successo di ogni attività, soprattutto quelle di servizio alla persona. Nel caso sappiate già fin d'ora che non sarà possibile mantenere tutti i posti di lavoro, siate trasparenti nel comunicare quali saranno i criteri per una eventuale riduzione, presentandola comunque come un'opzione da "ultima spiaggia", in casi disperati: indicate quali saranno i "rami secchi" che non vi potete permettere di mantenere in azienda (per esempio, noi abbiamo indicato che chiunque al ritorno dimostrerà di non avere seguito la formazione a distanza, soprattutto nell'ambito della comunicazione, e/o creerà tensioni e malumori nel team, sarà a rischio di non essere mantenuto nel team, perché in questo momento non ci possiamo permettere errori di comunicazione e negatività; naturalmente speriamo che questo esorti le persone e le sproni a evitare questi atteggiamenti, ma siamo pronti a mettere in atto le strategie annunciate).
Riguardo agli obiettivi della vostra attività, dovete essere chiari ipotizzando tre scenari: ripresa veloce, ripresa lenta o, Dio non voglia, ridimensionamento; come scegliete di affrontare questi scenari e soprattutto quali sono le strategie per ricadere nelle prime due ipotesi ed evitare la terza. Anche in questo caso la comunicazione chiara e motivante è la chiave del coinvolgimento dell'intero team nel conseguimento degli obiettivi e, lo dirà il tempo anche se personalmente ne sono convinto, del successo nel medio-lungo periodo
💪🏻 Se applicherete questi consigli, prima riflettendo seriamente alla risposta alle domande e poi agendo di conseguenza, il vostro team si ricompatterà per un semplice motivo: sentirà che c'è qualcuno al comando e nei momenti di crisi tutti vogliono affidarsi a leader forte che li faccia sentire al sicuro.
Ovvio, dovrete essere un leader forte e anche efficace, non prendete esempio dai tanti che in questo periodo si propongono come "esperti" o "salvatori della patria" e stanno al contrario dimostrando la loro inettitudine e incompetenza: voi conoscete meglio di chiunque altro la vostra attività e il vostro team, siete voi ad avere scelto entrambe le cose e, se finora non ne avevate piena consapevolezza è arrivato il momento di reagire.
Qui sotto trovate il link alle registrazioni delle dirette, dopo avere letto questo articolo probabilmente vi appariranno sotto un'altra luce e vi daranno nuovi spunti per ottenere le risposte a quali strategie applicare in pratica per rispondere alle domande di questo articolo.
Tenere alto il morale del team: trasformare la fermata in uno sprint
👉🏻 Per rivedere le registrazioni delle dirette, occorre essere iscritti al gruppo Facebook Odontoiatria Extraclinica.
Prima puntata https://www.facebook.com/mario.cappellin/videos/10221950589983572/
Seconda puntata https://www.facebook.com/mario.cappellin/videos/10221963162817885/
Terza puntata https://www.facebook.com/mario.cappellin/videos/10221976025899454/
👉🏻 Metto a disposizione l'esperienza del mio team e mia per i colleghi che si dovessero trovare in difficoltà: non esitate a contattarmi!