Come scegliere il corso giusto per te

Il tempo dedicato alla formazione è il migliore investimento in assoluto, sia per la propria attività lavorativa, sia soprattutto per la crescita personale: ho avuto la fortuna di incontrare in giovane età maestri che mi hanno trasmesso il piacere di acquisire conoscenza e la curiosità di aprire gli orizzonti mediante la lettura, lo studio e la frequenza a corsi di formazione. È uno dei tesori di cui sono più grato 😍

Il tempo non è mai abbastanza...

Chi conosce le mie tante attività, rimane spesso stupito di come si possano seguire così tanti "fronti", soprattutto per il tempo che ciascuno di essi richiede: potrei dirvi che il trucco sta nel delegare a un team selezionato l'esecuzione di strategie e certamente direi una parte della verità 😉 d'altronde questo intero blog è dedicato alla gestione delle risorse umane, alla loro crescita e formazione, il suo scopo primario è proprio condividere come non rimanere "schiacciati" dalle proprie attività e permettere ad altri di crescere mentre cresciamo noi.

In realtà però ci sono competenze e tecniche che richiedono il nostro specifico tempo per essere apprese, padroneggiate e migliorate.

Oggi perciò vorrei condividere una serie di esperienze a cui sono arrivato dopo tanti anni di frequenza a corsi, seminari, masterclass, congressi... e che mi hanno portato alla conclusione che non si può sprecare tempo in una formazione inefficace: imparare a selezionare e ottimizzare diventa una necessità strategica.

Il post è un po' lungo, ma se si avrà la pazienza di leggerlo ATTENTAMENTE e con calma fino in fondo, si risparmierà MOLTISSIMO tempo che solitamente si spreca nel seguire corsi inutili. Prevenire è meglio che curare 🤗

In passato se leggevo un libro, anche se lo trovavo banale e poco incisivo per la mia formazione, mi sentivo in colpa a interrompere la lettura e andavo comunque fino in fondo: le tecniche di lettura veloce mi hanno aiutato a leggere molti libri, oggi mi aiutano ancora di più nel capire subito dopo le prime 50 pagine se l'autore ha qualcosa da dire o se non vale la pena di continuare la lettura.

Analogamente, ho buttato letteralmente centinaia di ore a corsi e congressi nell'attesa di imparare qualcosa che già non sapessi o che almeno fornisse un punto di vista originale o uno spunto di miglioramento: mi consolavo con la massima "se da un corso ti porti via almeno 2-3 idee è stato un buon investimento"... finché non ho scoperto che l'avevano messa in giro gli organizzatori di corsi 😫

Giunto a questa fase della mia vita professionale e della mia crescita personale, se investo del tempo — di solito giorni comprese le trasferte — per partecipare a un corso, ne deve valere INTEGRALMENTE la pena.

Qui casca l'asino: come scegliere PRIMA di iscriversi?

La tecnologia ci offre molte opportunità, come per esempio le recensioni online, le opinioni di chi ha partecipato al corso, ma attenzione: è fin troppo facile scrivere nel proprio sito che Marco C. ha detto di noi "corso bellissimo, lo consiglio a tutti, mi ha cambiato la vita"... C'è ancora qualcuno che ci casca?

Un video di testimonianze con persone in carne e ossa che ci mettono la faccia e spiegano cosa hanno apprezzato nello specifico e cosa è stato utile o consigli condivisi sui social da utenti che si possono contattare per chiedere ulteriori spiegazioni, sono già un modo migliore per poter operare una giusta selezione.

Anche in questo caso però, non è detto che un corso che è stato utile a qualcuno vada bene anche per noi: dipende da moltissimi fattori, primo fra tutti il livello di partenza e di conoscenza in quella materia, cosa ci si aspettava... È un po' come la recensione di un ristorante: se un buongustaio capita in un ristorante stellato, ne fa una recensione bellissima, ma se ci capita uno zoticone ne parlerà male, perché ha pagato tanto e mangiato poco...

Ecco il mio regalo di oggi, condensato tutto in un solo post: l'esperienza di anni nei vari tipi di corsi, con i miei "consigli per gli acquisti" 😂

Il corso motivazionale, alias lo show "quanto sono bravo e di successo"

Sono passati diversi decenni da quando si organizzavano serate in cui venivi invitato da un amico che ti confidava di aver scoperto il segreto per lavorare poco e guadagnare tantissimo, che voleva condividere proprio con te per farti partecipe del suo successo: arrivavi in un parcheggio pieno di macchinoni, entravi in questa convention dove questo "segreto" veniva rivelato a una platea di centinaia di persone (alla faccia del segreto 🧐) mediante presentazioni mirabolanti, il cui fulcro era sostanzialmente mostrare quanti soldi avevano fatto i relatori grazie a questo straordinario metodo che nessuno finora aveva capito!

Ah, ma aspetta... dite che ci sono ancora corsi così?

  • auto-motivazione: YES YOU CAN, se ci sono riuscito io, perché non puoi riuscirci anche tu, salvo omettere il "piccolo particolare" che mi sono fatto un mazzo così per arrivarci e farti credere che basta iscriverti al mio corso per diventare come me, anzi meglio!
  • delega efficace: naturalmente pretendendo di stare in panciolle a sorseggiare vini costosi mentre i tuoi collaboratori lavorano da mattino a sera e devono pure esserti grati perché gli offri la possibilità di avere un buon stipendio 😫 senza menzionare la parte che per evitare di fare un gigante con i piedi di creta, devi selezionare accuratamente e formare le tue risorse umane, non solo tecnicamente, ma anche sui valori condivisi, facendoti di nuovo un mazzo come sopra (evidentemente la parte del "farsi il mazzo" non fa vendere...)
  • gestione del tempo, delle risorse umane, dello studio, marketing efficace e qualsiasi cosa si possa far credere di poterla imparare senza nessun impegno, solo pagando la quota del corso, una moderna forma di panacea universale di conoscenza infusa, tanto inutile quanto in apparenza sfavillante

Non voglio dire che i corsi motivazionali e gli show in cui i relatori mostrano quanto sono bravi e di successo non servano a nulla: in realtà servono eccome! Anzitutto perché i relatori possano fare molti soldi 🤑

Scherzi a parte, ci sono due condizioni affinché sia utile partecipare a un corso di questo genere: SE si è totalmente digiuni della materia e SE si sa "scremare" l'ego dei relatori, si può portare comunque a casa una serie di informazioni e soprattutto l'entusiasmo di un esempio di successo, perché al di là delle modalità, se chi tiene il corso può davvero dimostrare di avere ottenuto dei risultati nella sua vita professionale e/o personale, qualcosa da imparare c'è.

Il mio consiglio, prima di iscriversi a uno di questi corsi, è valutare attentamente se chi lo tiene ha avuto veramente successo e ha dimostrato di aver ottenuto risultati importanti su ciò che insegna al corso; un secondo consiglio è quello di NON cedere all'istinto di iscriversi di impulso, perché questi corsi sono sempre pubblicizzati in modo da eccitare il desiderio di miglioramento "immediato": meglio salvare il link pubblicitario o mettere da parte la brochure per una settimana, per ritornarci qualche giorno dopo a mente fredda e, se si ritiene ancora sia una buona idea, allora iscriversi e... godersi lo spettacolo!

Occorre comunque mantenere vigile il senso critico ed evitare di farsi suggestionare o plagiare, perché lo scopo di molti che organizzano questi corsi ocenaici è creare una "dipendenza" negli allievi più deboli, per "legarli" con i meccanismi dell'appartenza a una cerchia di "eletti" che condividono un certo modo di parlare e una certa mentalità "imposta" al corso mediante le strategie del neuro-marketing, creando una vera e propria setta di "followers" che seguono in tutto e per tutto le indicazioni del guru di turno, ovviamente finalizzate ad alimentare la scalabilità delle proprie attività, creando "evangelisti" che coinvolgano altre persone ai prossimi corsi, in modo da continuare ad aumentare i propri guadagni.

Come fare a smascherare l'inganno? Tutti sanno che la trasmissione della conoscenza è tanto più efficace quanto più avviene direttamente fra allievo e maestro: tanto più sarà la spinta a "popolare" gli eventi di un gran numero di corsisti per aumentare i guadagni, tanto meno in genere sarà la condivisione di conoscenza e tanto più sarà la necessità di effetto "wow" per mascherarne l'assenza. Ripeto: non è che non ci sia nulla da imparare, anzi, occorre imparare anche da questi esempi di successo "mediatico", prendendo il buono ed essendo capaci di filtrare il resto; in caso contrario, meglio tenersi alla larga 🤨 e non sopravvalutare la propria capacità di "resistere" al canto delle sirene...

La consulenza

Un modo non comune di apprendere è quello di selezionare un bravo consulente, che sia disponibile, oltre alla consulenza prestata, a organizzare un percoso didattico di istruzione nella materia di sua competenza, al fine di rendere indipendente il titolare e/o una risorsa interna nella quotidianità, rimanendo a disposizione per consulenze su argomenti specialistici di particolare complessità.

Se richiede di impostare il rapporto in questo modo, la stragrande maggioranza dei consulenti si mostrerà irritato, palesando la malcelata intenzione di mantenere nell'ignoranza il cliente, in modo da poter erogare la consulenza a tempo indeterminato: per esperienza, affidarsi a un consulente senza sviluppare un percorso di conoscenza nella materia porta spesso a grandi delusioni reciproche.

Per questo i migliori consulenti — quelli che non hanno bisogno di "procacciarsi" clienti, perché sono molto richiesti — sono i primi a proporre e talvolta pretendere di erogare la consulenza non solo come esecuzione di una serie di prestazioni, bensì come un percorso di crescita comune.

Corso "tecnico" su argomento specialistico

Si sarebbe portati a pensare che questi corsi siano un investimento abbastanza "sicuro", invece purtroppo negli ultimi anni abbiamo visto proliferare a dismisura l'offerta di corsi su qualsiasi materia, spesso tenuti da relatori sconosciuti (non che questo indichi la loro incapacità, ma almeno deve essere motivo di cautela) o improvvisati (questo sì, deriva dalla loro incompentenza).

Poiché nessuno può esimersi dal frequentare corsi "specialistici" o di perfezionamento, se vuole acquisire la maestria in qualcosa, il mio consiglio è di investire tutto quello che serve per poter frequentare i "migliori", ovvero seguire docenti che abbiano dimostrato di SAPER FARE quello che insegnano: sembrerebbe ovvio, ma spesso questo consiglio da solo non basta.

Chi non è incappato in un corso di un "grande nome" che da anni presenta sempre la stessa identica relazione sia ai congressi, sia ai corsi privati, sia ai seminari, sia alle masterclass specialistiche? Vai al corso dopo aver ammirato la brillante presentazione a un congresso e ti ritrovi con la stessa minestra, solo allungata per poter giustificare le tre giornate di corso (perse) e la stratosferica quota di partecipazione.

Il mio consiglio è di "testare" la reale disponibilità all'insegnamento prendendo, prima del corso, un contatto personale, per chiedere qualcosa di molto specifico, che richieda una risposta veloce, ma allo stesso tempo su qualcosa di veramente utile; avremo, estremizzando, due tipi di reazione:

  • chi non è disponibile e "rimanda" immediatamente al suo corso (c'è chi spudoratamente lo fa addirittura DURANTE un corso a pagamento, rispondendo alle domande: "Questo lo vedremo nel prossimo corso di approfondimento" 🤬) o a una consulenza a pagamento
  • chi è disponibile a condividere liberamente la conoscenza, per amore dell'insegnamento: ovvio, non bisogna abusare di questa disponibilità, ma dovendo scegliere da chi imparare qualcosa, certo queste sono le persone con cui nutrire un rapporto didattico non basato su una logica economica, bensì su una vocazione; i grandi maestri non sono mai gelosi e avidi della propria conoscenza, anzi sono generosi nel dispensarla

Non facciamoci ingannare dai palloni gonfiati: sicuramente sono giunti alla vetta della notorietà grazie ai loro talenti e alle loro straordinarie competenze e conoscenze, ma se hanno perso l'umiltà, è molto difficile che i loro corsi siano "densi" di conoscenza, esattamente come un palloncino che si gonfia, sembra tanto grande a vedersi, quando vuoto all'interno.

I corsi esperienziali

Rientrano in questa categoria quei corsi dove il programma è suddiviso in una parte di trasmissione di conoscenze (impartite con lezioni frontali o anche altre modalità che coinvolgono un piccolo gruppo di partecipanti) e una parte di confronto/elaborazione guidata da chi tiene il corso.

In questo caso, il carisma, la preparazione e soprattutto la capacità di gestire un gruppo del docente SONO la qualità del corso: come fare a valutarle? Esattamente come nel caso precedente, prendendo contatto con il docente e "testando" la sua capacità di capire il nostro problema e consigliarci se il corso ci potrà essere utile.

I corsi di questo tipo sono rari, perché occorre davvero una ampia preparazione per mettersi a disposizione di un gruppo di partecipanti e rispondere alle loro domande, colmando le loro esigenze e guidando un percorso di formazione e crescita personalizzato.

Sono i corsi da cui si impara di più in assoluto, ma a determinate e ben specifiche condizioni; oltre l'ovvia capacità del docente, la disponibilità dell'allievo a mettersi in gioco: questi corsi NON sono adatti a chi cerca soluzioni facili e veloci, al contrario possono essere la "svolta" di vita per chi è disposto all'impegno costante per migliorare PRIMA se stesso e POI quanto lo circonda.

Occorre avere raggiunto la consapevolezza di investire, non solo economicamente (solitamente, essendoci pochi partecipanti, questi corsi sono più costosi), ma soprattutto nelle energie necessarie per applicare quotidianamente le nozioni e i consigli appresi al corso, allo scopo di acquisire con la pratica la maestria, unico modo per raggiungere risultati di successo e, soprattutto duraturi.

Se ci si pensa, questo tipo di corsi sono un po' la sintesi di un corso specialistico guidato da un docente di grande esperienza (in questo caso non solo tecnica, ma anche umana) e un corso motivazionale, ma con il vantaggio che l'entusiasmo generato è legato alla fiducia che si crea nel rapporto con chi ha già percorso un cammino prima di noi e si rende disponibile a indicarci la via più efficace.

In aggiunta, è anche una sorta di consulenza in cui non c'è conflitto di interesse, perché lo scopo del maestro è quello di rendere l'allievo indipendente, affinché metta a frutto il suo talento e renda onore all'insegnamento ricevuto.

Conclusione

Scegliere il proprio percorso formativo è fondamentale, per evitare di sprecare tempo ed energie: il primo passo da fare è capire il livello di partenza in una determinata materia e capire quali sono gli obiettivi che ci si pone e in che tempi si desidera raggiungerli.

Con le idee chiare, mettendo "alla prova" i corsi a cui si desidera partecipare secondo i consigli di questo post (magari rileggerlo velocemente prima di prendere una decisione), risulterà piuttosto semplice ottimizzare i propri sforzi e realizzare i propri obiettivi. E non dovesse esserlo, fatemi un fischio, sarò lieto di condividere la mia esperienza e opinione 😉

Corso odontoiatria di valore
Un corso teorico-pratico tenuto dai soci e dal personale della Clinica per condividere le strategie che portano al successo